martedì 26 giugno 2012

La ragazza di Baghdad

Casualmente, ieri pomeriggio, guardando i titoli dei libri che abbiamo in libreria, sono stata attirata da "La ragazza di Baghdad" di Michelle Nouri. L' avevo già notato, parecchie volte, senza dargli importanza, pensando non fosse un libro interessante da leggere. Ieri, pero', dopo aver letto che si tratta di una storia vera, di una ragazza figlia di una coppia mista (padre iracheno musulmano e madre cecoslovacca cattolica), ho pensato fosse arrivato il momento di leggerlo. Ho finito il libro ieri notte, tutto d' un fiato. Credo sia la prima volta.

La lettura di questo romanzo è semplice e scorrevole, invitante. Ha catturato la mia attenzione fin dall' inizio. Ogni volta che mi fermavo per prendere fiato, non vedevo l' ora di ricominciare, impaziente di sapere cosa sarebbe successo dopo.

Riporto, qui di seguito, il riassunto pubblicato sul sito della Rizzoli:

"Un Iraq sfarzoso e violento. Il sogno di una vita migliore in una terra straniera. La storia vera di una donna divisa tra due mondi.
 
Sua madre viene dalle nebbie di Praga. Suo padre dalla calda, profumata Baghdad. Michelle, chiamata anche Raghdde, “chiaro di luna”, nasce dall’incontro di due culture, destinate a mescolarsi nei suoi lineamenti e nel suo cuore, ma anche a segnare dolorosamente la sua vita. L’infanzia irachena sembra una favola, trascorsa tra la casa piena di sole e di giochi in cui abita con i genitori e le sorelle e quella affollatissima della nonna, matriarca della potente famiglia Nouri.
Michelle non sa di essere la figlia della “straniera”, oggetto di rancori e sospetti. Non capisce quanto la sua educazione, che alle cerimonie musulmane e alle lezioni casalinghe di danza del ventre alterna le letture e i viaggi intercontinentali con i genitori, sia il frutto di un difficile connubio tra Oriente e Occidente. Con l’adolescenza, le cose si complicano: secondo la tradizione familiare deve sposare un cugino, ma la sua femminilità attira molti sguardi e le attenzioni, sempre più irresistibili, di Uday Hussein, il figlio maggiore di Saddam. E proprio quando la vita sembra scorrere spensierata tra partite a tennis e concerti al chiaro di luna, la violenza esplode travolgente: la guerra senza fine con l’Iran, il veleno degli intrighi familiari, il tradimento del padre. L’unica via d’uscita dall’incubo è fuggire in Europa, ma sarà possibile dimenticare Baghdad, in una Cecoslovacchia tetra e piena di insidie?
Il destino ha in serbo per Michelle nuove difficoltà, ma anche la possibilità di un coraggioso riscatto.
Da un Iraq moderno e scintillante alla Praga postcomunista, attraverso gli orrori della guerra e della dittatura, La ragazza di Baghdad è un’autobiografia vivida e avvincente, il racconto di una vita ribelle a ogni stereotipo. La storia di Michelle, alle prese con le proprie contraddizioni, le battaglie quotidiane e la nostalgia del passato, parla al cuore di ogni donna decisa a trasformare i propri desideri in realtà."

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